Detrazioni figli a carico e coniuge

Detrazione figli a carico, coniuge a carico e altri familiari

Come calcolare e godere delle detrazioni per figli, coniuge e altri familiari a carico

Detrazione figli a carico, coniuge a carico e famiglie numerose: scopri come funzionano, se ne hai diritto e come ottenerle. Calcola quanto ti faranno risparmiare sulle imposte!

Hai messo su famiglia e le spese sono aumentate. Ti sarai sicuramente chiesto: che benefici fiscali mi attribuisce adesso lo Stato? Parlando con amici e conoscenti hai saputo che le agevolazioni alle famiglie esistono, loro infatti ne hanno usufruito prima di te. Ti hanno spiegato in che modo ma hai compreso ben poco e rimani ancora confuso. In questo articolo ti chiarirò cosa sono le detrazioni per carichi di famiglia, tra cui quelle per il coniuge, per i figli a carico.

Indice

  1. Cosa significa avere un familiare a carico?
  2. Come ottenere l’agevolazione?
  3. Calcolo detrazione figli a carico
  4. Calcolo detrazione coniuge a carico
  5. Detrazione per famiglie numerose
  6. Detrazione altri soggetti
  7. Detrazione per cittadini non residenti

Per il concetto di detrazione, per approfondimenti sui tipi e gli effetti prodotti sull’IRPEF che verserai, consulta l’articolo: “Come pagare meno tasse con deduzioni e detrazioni”.

Cosa significa avere un familiare a carico?

 Il concetto di familiare a carico può farti pensare a quel soggetto convivente da te mantenuto. Ai fini fiscali non ritroviamo una definizione di familiare a carico. La legge individua, infatti, due parametri che delineano il suo significato, uno relativo al grado di parentela l’altro di tipo reddituale.

In base al grado di parentela e affinità possono considerarsi a tuo carico i seguenti soggetti:

  1. il coniuge;
  2. i figli, compresi quelli naturali riconosciuti; i figli adottivi, gli affidati o affiliati;
  3. i genitori, gli adottanti, i generi, le nuore, i suoceri, i fratelli e le sorelle, che convivano o percepiscano assegni alimentari esclusi quelli risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

Contestualmente si deve rispettare il limite reddituale. Ossia, il soggetto, così individuato, non deve aver posseduto nell’anno un reddito complessivo superiore a 2840,51 euro.

Dal limite dei 2840,51 euro sono esclusi i figli fino a 24 anni. Infatti, a partire dal 2019, per i soli figli di età fino a 24 anni il limite di reddito si innalza a 4.000 euro. Quindi se i tuoi figli hanno avuto, nell’anno, un reddito fino a 4.000 euro sono a tuo carico.

Il reddito complessivo comprende gli oneri deducibili. Se il familiare a carico possiede un abitazione principale e sue pertinenze. Il reddito di quest’ultima ovvero la rendita catastale, concorre alla sua determinazione poiché su tali immobili non è dovuta l’IMU.  Concorrono anche:

  • le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche, consolari e missioni e quelle corrisposte dalla santa sede;
  • il reddito assoggettato ad imposta sostitutiva nel regime fiscale forfetario o dei minimi;
  • il reddito dei fabbricati assoggettato ad imposta sostitutiva, cedolare secca;
  • la quota esente del reddito di lavoro dipendente prestato in zone di frontiera e Paesi limitrofi.

Le detrazioni sono rapportate ai mesi in cui i familiari sono stati a carico. La detrazione spetta a partire dal mese in cui si sono verificate le condizioni su esposte e quindi nel caso di nascita, affidamento, matrimonio o separazione, morte etc.

Come ottenere l’agevolazione

Se sei una lavoratore dipendente per ottenere l’agevolazione puoi presentare una richiesta al tuo datore di lavoro attraverso la compilazione del modello detrazioni fiscali. Con il modulo dichiarerai sotto la tua responsabilità lo status di familiari a tuo carico, con cadenza annuale e nel caso di variazioni. Beneficerai così, mensilmente in busta paga della riduzione d’imposta. In alternativa, puoi disporre della detrazione annualmente, in sede di dichiarazione dei redditi con modello 730 o modello Redditi. Quest’ultima possibilità è l’unica valevole per tutti gli altri lavoratori non dipendenti.

Calcolo detrazione figli a carico fino a febbraio 2022

La detrazione per figli a carico riduce la tua imposta lorda ottenuta moltiplicando il tuo REDDITO IMPONIBILE  per aliquota IRPEF corrispondente al tuo scaglione di reddito.

Il metodo di calcolo della detrazione per ciascun figlio è teorico, ovvero il legislatore individua una formula matematica, diversa per numero ed età dei figli, distinguendo se inferiore o non ai tre anni. L’ammontare della detrazione è maggiore per i figli di età inferiore ai tre anni e si riduce all’aumentare del reddito complessivo. Se il rapporto è uguale a zero la detrazione non spetta. L’importo effettivo varia quindi in base al tuo reddito complessivo e al tuo numero di figli. La detrazione prescinde dall’età dei figli e dalla convivenza con i genitori, fermo restando il rispetto del requisito reddituale.

Si riportano qui di seguito le formule per il calcolo della detrazione per ciascun figlio. Devii scegliere quella corrispondente al tuo numero di figli e calcolare la detrazione sostituendo la voce reddito complessivo con il tuo reddito, questo fino al 28 febbraio 2022:

  1. un solo figlio, di età inferiore ai tre anni 1.220*(95.000 – reddito complessivo)/95.000; un figlio di età non inferiore ai tre anni 950*(95.000 – reddito complessivo)/95.000;
  2. due figli, età inferiore a tre anni 1.220*(110.000 – reddito complessivo)/110.000; non inferiore a tre anni 950*(110.000 – reddito complessivo)/110.000;
  3. tre figli, età inferiore a tre anni 1.220*(125.000 – reddito complessivo)/125.000; età non inferiore 950*(125.000 – reddito complessivo)/125.000;
  4. quattro figli, età dei figli inferiore ai tre anni 1.420*(140.000 – reddito complessivo)/140.000; con figli di età non inferiore ai tre anni 1.150*(140.000 – reddito complessivo)/140.000;
  5. cinque figli, età inferiore ai tre anni 1.420*(155.000 – reddito complessivo)/155.000; con età non inferiore ai tre anni 1.150*(155.000 –reddito complessivo)/155.000;
  6. più di cinque figli, l’importo di 155.000 euro viene aumentato di 15.000 euro per ogni figlio oltre il quinto, la restante parte della formula resta uguale.

In presenza di figli disabili la formula va adattata, aggiungendo agli importi teorici di detrazione di euro 950, 1.220, 1.150, 1.420 un importo di 400 euro.

A ben vedere il legislatore ha voluto riconoscere il massimo beneficio ai contribuenti con il minor reddito ed annullarlo per quelli il cui reddito raggiunge lo scaglione più elevato.

Esempio calcolo detrazione

Un esempio chiarirà meglio il calcolo da effettuare:

ipotizziamo che il genitore abbia tre figli a carico di cui due minori di tre anni e uno di età superiore a tre anni portatore di handicap ed un reddito complessivo di 40.000 euro.

Per il figlio di età superiore ai tre anni portatore di handicap la detrazione è pari a 918 euro ovvero 950+400 * (125.000-40.000)/125.000= 918 euro;

La detrazione per ogni figlio di età inferiore ai tre anni è invece di 829,60 euro ovvero 1.220 * (125.000-40.000)/125.000= 829,60 euro;

La detrazione totale per figli a carico è pari alla somma delle detrazioni spettanti per ciascun figlio 918+829,60+829,60= 2577,20 euro che andranno a ridurre l’IRPEF lorda, con un rilevante risparmio fiscale.

Detrazioni figli da marzo 2022

Con l’entrata in vigore dell’assegno unico universale ovvero a partire dal 1 marzo 2022 le detrazioni IRPEF per i figli a carico si applicano solo ai figli di età pari o superiore a 21 anni, con un’eccezione per i figli disabili. Le detrazioni in questione continuano ad essere applicate ai figli disabili senza limiti di età insieme all’assegno unico.

Inoltre, vengono abrogate le maggiorazioni di 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni; di 400 euro per ogni figlio portatore di handicap e di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo per i contribuenti con più di tre figli a carico; e la detrazione di 1.200 euro per le famiglie numerose.

La detrazione teorica per i figli di età pari o superiore a 21 anni rimane invariata ed è pari a 950 euro per ciascun figlio, riconosciuta a partire dal mese del compimento dei 21 anni di età del figlio.

L’importo spettante della detrazione è calcolato con il rapporto tra l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro; in presenza di più figli che danno diritto alla detrazione, l’importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo

Quindi la formula da applicare  è :

950 x (95.000 – reddito complessivo) / 95.000

dove, per ogni figlio in più rispetto al primo, l’importo di 95.000 al numeratore e al denominatore viene incrementato di 15.000.

A quale genitore spetta la detrazione per figli a carico

Per i genitori che non siano effettivamente separati o legalmente separati la detrazione è ripartita in egual misura, ovvero al 50%. I coniugi in alternativa possono accordarsi per attribuire l’intero importo al consorte con il maggior reddito complessivo, anche in assenza di incapienza del reddito dell’altro genitore. Nel caso di annullamento, scioglimento o cessazioni degli effetti civili del matrimonio, se l’affidamento è congiunto la detrazione è ripartita al 50%. I genitori separati potranno anche accordarsi per attribuire l’intero importo al genitore con il reddito più elevato. Nel caso di affidamento alla sola madre o padre, la detrazione spetta al genitore affidatario. Salvo la possibilità di accordarsi per una ripartizione al 50% o per l’assegnazione dell’intero ammontare al genitore con il reddito più elevato.

Calcolo detrazione coniuge a carico

Per poter usufruire dell’agevolazione il rispettivo coniuge oltre a qualificarsi come soggetto a carico secondo le disposizioni di legge, deve essere non effettivamente o legalmente separato.

coniuge a carico

Anche in questo secondo caso l’entità della detrazione è modulata secondo i diversi scaglioni di reddito. Ma vediamo come procedere per determinarne l’ammontare.

Per prima cosa devi individuare il tuo reddito complessivo e verificare a quale fascia di reddito appartieni, se è inferiore a 15.000 euro, compreso tra 15.001 e 40.000 o compreso tra 40.001 e 80.000 euro. Successivamente controllare come spiegato di seguito se spetta una detrazione in misura fissa o con una formula di calcolo.

Se il reddito complessivo non supera i 15.000 euro all’importo di 800 euro bisogna detrarre il valore ottenuto dal seguente calcolo (110*reddito complessivo)/15.000. La detrazione è pari a 690 euro con un reddito complessivo pari a 15.000 e quindi con un rapporto pari a 1. Se il rapporto è pari a zero la detrazione no spetta. In tutte le altre ipotesi si assume come valore le prime quattro cifre decimali.

Da 15.001 a 40.000 euro non occorre fare calcoli poiché la detrazione è in misura fissa secondo lo schema qui descritto:

  • da 15.001 a 29.000, 690 euro;
  • da 29.001 a 29.200, 700 euro;
  • da 29.201 a 34.700, 710 euro;
  • da 34.701 a 35.000, 720 euro;
  • da 35.001 a 35.100, 710 euro;
  • da 35.101 a 35.200, 700 euro;
  • da 35.201 a 40.000, 690 euro;

Da 40.001 euro a 80.000 la detrazione si calcola con la seguente formula 690*(80.000 – reddito complessivo)/40.000, che consente di ridurne gradualmente l’ammontare fino allo zero per importi oltre gli 80.000 euro.

Esempio calcolo detrazione, spettante per il coniuge a carico, con un reddito complessivo di 6.500 euro:

800 – (110 * (6.500/15.000)) = 800-47,66 = 752,34

Detrazione per famiglie numerose

Se hai almeno quattro figli a carico, dopo aver usufruito delle detrazioni per ciascun figlio sopra descritte, puoi fruttare anche la detrazione prevista per le famiglie numerose fino al 28 febbraio 2022.

Questa consiste in un ulteriore riduzione dell’imposta lorda di un ammontare fisso pari a 1.200 euro, per nucleo familiare.  Caratteristica peculiare della detrazione è la capacità di generare un credito per la parte che non ha trovato capienza nell’imposta lorda al netto delle altre detrazioni per familiari a carico, per oneri e spese, per lavoro, per canoni di locazione e quelle previste da altre disposizioni.

Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione è ripartirà al 50% tra entrambi, quindi 600 euro al padre e 600 alla madre. Fermo restando che quando un coniuge è a carico dell’altro a quest’ultimo spetta la detrazione per intero.

Nel caso in cui i genitori si trovino in stato di separazione legale ed effettiva, ma anche di annullamento o scioglimento e quindi di cessazione degli effetti civili del matrimonio la detrazione è attribuita in proporzione all’affidamento delineato dal giudice.

Dal primo marzo 2022 con l’introduzione dell’assegno unico universale la detrazione prevista per chi ha almeno quattro figli a carico è stata eliminata e sostituita da un’apposita maggiorazione dell’assegno unico.

Detrazione altri soggetti

Puoi anche godere delle detrazioni previste per gli altri soggetti, indicati all’art. 433 c.c., se presenti nel tuo nucleo familiare, Si tratta di soggetti diversi dal coniuge e dai figli, a condizione che siano conviventi o percepiscano assegni alimentari non fissati dal giudice e attestati da appropriata documentazione, ad es. bonifici, ricevute d’affitto etc. La detrazione teorica è pari a 750 euro che deve ripartirsi tra gli aventi diritto.

Il calcolo dell’importo effettivo si effettua  applicando la seguente formula: 750* (80.000 – reddito complessivo)/80.000.

La detrazione non spetta se il  valore del rapporto (80.000 – reddito complessivo)/ 80.000 è pari a zero. Quindi se il contribuente possiede un reddito complessivo pari a 80.000 euro, ma anche con un valore inferiore allo zero e quindi per redditi superiori a 80.000 euro e con redditi pari a zero euro e rapporto pari a 1. In tutti gli altri casi, per determinare la detrazione si prendono in considerazione le prime quattro cifre decimali del su citato rapporto.

Detrazione per cittadini non residenti

Se risiedi all’estero, in un uno Stato che assicuri un adeguato scambio di informazioni fiscali, ma produci in Italia almeno il 75% del tuo reddito complessivo sono riconosciute integralmente deduzioni e detrazioni fiscali, tra cui quelle per carichi di famiglia. Per ottenere le detrazioni devi rilasciare al tuo sostituto d’imposta, datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà.

La dichiarazione deve attestare lo Stato di residenza, il mancato godimento di benefici fiscali analoghi nello stesso Stato,  dati anagrafici dei familiari a carico, relazione di parentela, indicazione del reddito complessivo inferiore a 2.840,51 euro.

(C) RIPRODUZIONE RISERVATA FiscoBusiness

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2 risposte a “Detrazione figli a carico, coniuge a carico e altri familiari”

  1. Avatar Tizy
    Tizy

    Non ho inserito in dichiarazione, per dimenticanza, alcune spese deducibili e detraibili. Vorrei sapere se sono ormai perse o se posso recuperarle in qualche modo. Grazie

    1. Avatar FiscoBusiness
      FiscoBusiness

      Salve Tizy,
      le spese di cui mi parli sono recuperabili entro un certo lasso temporale. Se hai presentato un modello 730 2018 potrai ricorrere ad un 730 integrativo a favore rivolgendoti ad un CAF o ad un professionista abilitato entro il 25 ottobre. Se invece le spese a cui fai riferimento sono antecedenti all’anno 2017 potrai presentare un modello redditi PF integrativo, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.

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